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Perchè mi meraviglio ancora della felicità di alcune persone che partecipano a orchestrazione o di quella parte del pubblico che esterna questa emozione nel partecipare ad orchestazione? mmmh, io stesso dopo tanto tempo mi meraviglio ancora che ci siano persone di così elevata sensibilità che vengono qui 'solo' e per l'esclusivo fatto di esserci, qui, nell'atmosfera di orchestrazione, con gli altri… è un condividere un rispetto estremo per l'arte, quale essa sia, fatta dalla voglia di offerta, confronto e chiacchere sincere. Marco e Filippo prendono l'auto da Ferrara, promuovo un libro strano, costruito nel web e poi tradotto nella carta, immagini e letture, arrivano, li conosciamo già, siamo stati anche noi là, sono una piccola casa editrice ma di grandi risorse, mangiano polenta e ragù con noi, bevono dalla stessa damigiana, entrano nel mulino, parlano del progetto editoriale messo in atto, sentiamo la passione per ogni spigolo della carta stampata e dei loro booktrailers, degli autori presenti e del loro raccontare poi, in birreria assieme a tutti gli artisti della serata, della notte fonda in una festa in campagna e poi alla casa di Giacomo, saperli in pista il giorno dopo verso la sagra del folpo, saluti e baci. Mi rallegra, questa di Marco e Filippo, è solo una delle cento storie da raccontare intorno a questa ultima orchestrazione, (e salto quella più episodica soap di Franco G), per il resto… ecco… stuccare i buchi, pulire per terra, riporre le opere nei loro imballaggi, lasciare la galleria più bella di com'era… il sapore del sapone di marsiglia è ancora lì, anche del vino con cui è pregno il foglietto con su la mappa dell'allestimento… sono le sfumature che lascia orchestrazione… oltre alla persone contente… e scusate io ho scritto parolacce nel catalogo, perchè è stato così, andavano dette, erano contro le istituzioni che si sa non hanno orecchie e narici per sentire questi profumi e colori, ma abbiamo la pretesa che gli si rinfacci almeno un impegno ad un allenamento sensoriale che vada oltre al loro mandato elettorale, solo così anche la politica può essere cultura. (marco pasian)